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LA STORIA 

Lizzano in Belvedere deriva parte del suo nome dal fatto che nel suo territorio in passato sorgeva il castello di Belvedere, posto in cima al Monte Belvedere. Di questa costruzione risalente al 1227 attualmente rimangono solo i ruderi. In questo periodo il territorio è suddiviso in cinque comuni: Belvedere, Gabba, Lizzani, Monteacuto delle Alpi e Rocca Cometa.

Lizzano in Belvedere (Lizã in dialetto bolognese montano alto, Lizàn in dialetto bolognese cittadino) è un comune italiano di 2 216 abitanti della città metropolitana di Bologna, in Emilia-Romagna e fa parte dell’Unione dell’Alto Reno.

Fu da sempre paese di passaggio, fino all'800 per andare da Bologna a Pistoia attraverso                  "la Viottola" e in seguito dal bolognese alla montagna modenese con la costruzione della statale delle Radici.

Lizzano in Belvedere con Vidiciatico (sullo sfondo a destra) e il Monte Pizzo

Nel 1860 entra a fare parte del Regno d'Italia.

L'attuale chiesa è stata ricostruita nel 1931. Al suo interno, nella parte sinistra, si trova l'organo costruito da Francesco Michelotto: consta di due tastiere di 61 tasti e pedaliera di 32. La trasmissione è elettrica.

All'interno della superficie del comune di Lizzano sorge il Parco regionale del Corno alle Scale.

Istituito nel 1988 è un'area naturale protetta e occupa una superficie di 4974 ha. All'interno del parco si trova il sito di interesse comunitario denominato Corno alle Scale (IT4050002), che copre una superficie leggermente inferiore (4582 ettari) rispetto all'intera area protetta. L'animale simbolo del parco è il capriolo.

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